Meditazione di Gruppo


Nei millenni precedenti, l’uomo ha trascorso un passato decisamente legato alle sperimentazioni e le pratiche della meditazione ed altri riti a scopo divinatorio.
Questi atti di purificazione e digiuno gettati nel silenzio, erano diventati il veicolo essenziale per entrare in contatto con la essenza divina di ogni essere umano ma fu tolta dall’insegnamento ai non fedeli ed altre classi sociali discriminate, in modo di poter controllare meglio il lato istituzionale e proficuo che generava. Oggi però, la costituzione della società moderna, con l’avvenimento del capitalismo e la tecnologia, sembra avere sempre più bisogno di rallentare il tempo e trovare uno spazio di conforto, per cui si registra un aumento sempre più crescente di persone che vedono una speranza nella pratica di questa antica disciplina. Per molte persone alla ricerca di conoscenza e culto alla sfera spirituale; studenti, devoti, scettici, laici, religiosi, agnostici, atei, etc.. la meditazione è tornata in pieno auge, tramandata dalle svariate tradizioni culturali sin dai tempi delle civiltà iniziatiche, ovvero coloro che usarono la meditazione come sostento della propria religiosità; Tibetani, Induisti, Cinesi, Buddhisti, Islamici, Giudeo-Cristiani e Taoisti, si furono sedimentando poco a poco in ogni angolo del mondo, portando la sapienza nel mondo occidentale ed influenzando in particolare modo il senso ritualista e sacro di manifestare la spiritualità e la religiosità.

Tra i fatti più interessanti che stanno riscuotendo la opinione pubblica e rimettendo in discussione alcuni concetti e ipotesi forniti dalle scienze classiche, la psicologia, la fisica e le religioni, è lo studio e la ricerca degli effetti della meditazione sulla mente dell’uomo. Analizzando i risultati di alcuni soggetti in fase di meditazione profonda, misurati e controllati con apparecchiature altamente tecnologica, si è potuto dimostrare il comportamento delle onde cerebrali in condizioni di stress e in condizioni di armonia, Si è pure dimostrato che, oltre a provocare un cambio di vibrazione nel campo elettromagnetico di ogni cellula del corpo, si generano un insieme di sostanze quali endorfine, serotonine e altri ormoni chiamati “distillati della felicità” che permettono di collocare ogni essere umano cosciente in risonanza con il mondo e la natura circostante.

Un numero sempre più crescente di persone confermano che la meditazione è un ottimo “tonico del anima” e non solo, rinfresca la mente rendendola più chiara e il corpo più sano. La meditazione può abbassare la pressione sanguigna, ridurre la ansietà, accresce l’ottimismo e alleviare la depressione. Mi piace vedere questo nostro lato umano come un valore imprescindibile e indispensabile per la nostra salute.

Potremmo descrivere una seduta di rilassamento o di meditazione come un piccolo tagliando di controllo, che facciamo dentro di noi per ottimizzare le condizioni della nostra salute e della nostra vitalità. La maggior parte delle persone che hanno eseguito una tecnica di meditazione per un periodo prolungato di tempo hanno trovato giovamento, alcune testimonianze esprimono altrettanto confortevoli parole di soddisfazione quando dicono che dopo ogni seduta si sentono più presenti, focalizzati, tonici e compassionevoli verso gli altri. Oggi possiamo sfogliare un elenco di metodi e tecniche che propongono tra le più antiche forme di meditazione mai conosciute in passato, ma ricominciano di nuovo a dare fiducia al mondo occidentale e sensibile alla sfera spirituale.

La meditazione Vipassana come tecnica meditativa di osservazione, può veramente resettare completamente la mente e renderla a disposizione in qualsiasi momento ci sentiamo confusi, eppure esistono forme più dinamiche di attivare i circuiti della consapevolezza senza dovere necessariamente rimanere immobili con la schiena dritta.

Tutte le forme di meditazione, anche la più arcaica e mistica, si possono adattare alla sensibilità occidentale e attivare la nostra energia fisica, mentale ed emozionale, con cui possiamo aprire la nostra percezione consapevole allo spirito che ci muove dal centro della propria pelle.

Nelle tecniche di meditazione attiva generalmente si passa da un esercizio dinamico ad uno di contemplazione, da seduto, in piedi o camminando. In realtà, la contemplazione che si fa dopo della agitazione o il movimento dinamico iniziale è fondamentale per riconoscere i processi mentali che sono dietro tutto quello che crediamo essere; come si usa dire – prima di trovare la calma si deve passare dalla tempesta- con la calma allora si creano le condizioni ottime per meditare.

Le meditazioni statiche e di osservazione invece, si eseguono in una posizione da seduto a gambe incrociate (padmasana o sukasana) e si rimani immobili, dall’inizio alla fine, a fissare la mente su un oggetto specifico di concentrazione o un “Yapa”.

Entrambe le modalità di conoscenza sono valide in quanto attivano la consapevolezza, ma è importante saper definire in base alla tipologia e la inclinazione di ogni persona, quando una meditazione richiede auto-osservazione e quando invece necessita di disperdere energia in eccesso per poi riassorbire energia nuova.

Vale la pena precisare che la maggior parte delle scuole di “pensiero orientale” hanno plasmato nella mente dell’uomo un messaggio simbolico indelebile nel tempo, in cui appare il Buddha seduto a gambe incrociate, che osserva ad occhi chiusi, sereno, e con l’aria distaccata, lo scorrere della vita dentro di Sé.

Le persone che non hanno avuto una esperienza positiva con la meditazione, la descrivono come un test di resistenza e sfida ne propri confronti, più tempo rimango immobile a gambe incrociate e busto dritto e più spirituale diventerò!, è la prima speranza che si ha, quando la illusione prende il sopravento. Altri sono convinti, che la meditazione si deva praticare in un bellissimo Spa, in mezzo alla natura silenziosa e lontani dalla quotidianità.

Molti invece credono che per meditare la presenza del “Guru” sia indispensabile, perché è portatore di luce e divinità, e senza di lui si rischia di rimanere negli abissi della sofferenza e la ignoranza.

Credere che l’arte della meditazione possa solo essere praticata sotto certe condizioni è sostenuto da false credenze, certamente non possiamo dubitare dal fatto che monaci, eremiti, profeti e mistici rinunciarono alla vita “ordinaria” per spendere anni della loro esistenza in silenzio e contemplazione, e grazie a questi maestri ricercatori della divinità onnipresente, oggi disponiamo di un patrimonio culturale di sostanziale importanza per la ricerca della spiritualità e la via interiore.

Se vogliamo ampliare i nostri orizzonti e capire questo sottile messaggio che ci hanno lasciato in eredità, è importante incominciare a prendere in considerazione la meditazione come un vero e proprio antidoto del male, capace di ristabilire l’equilibrio psichico-fisico-emozionale-spirituale di ogni individuo.

Tra i fatti più interessanti che stanno riscuotendo oggi la opinione pubblica e rimettendo in discussione alcuni concetti e ipotesi forniti dalle scienze classiche, la psicologia, la fisica e le religioni, è lo studio e la ricerca degli effetti della meditazione sulla mente dell’uomo.

Questi effetti della mente, misurati scientificamente in condizioni di stress e di armonia, dimostrano risultati decisamente incoraggianti, tanto che un numero più crescente di persone confermano che la meditazione è un ottimo “tonico del anima” e non solo, ne giova la mente rendendola più chiara e il corpo più sano.

La meditazione dona grandi benefici in ambito terapeutico tanto che si è verificato in soggetti sottoposti a lunghi digiuni di meditazione un notevole abbassamento della la pressione sanguigna, riduzione della ansietà, rafforzamento del sistema immunitario, alleviamento della depressione e un atteggiamento ottimista nei confronti della vita.

Attraverso la meditazione apriamo le porte ad altre fonti di informazione provenienti dall’ inconscio e dal sub-conscio, questo favorisce gli strumenti di lettura alla conoscenza dell’ esoterismo e la spiritualità nella sua forma pura ed essenziale, tuttavia, nell’uomo moderno che sembra non trovare una dimensione distaccata dalla fretta e la intraprendenza i risultati pratici e tangibili della meditazione non mancano.

Molte testimonianze di fedeli praticanti di meditazione esprimono confortanti parole di soddisfazione quando dicono che dopo ogni seduta si sentono più presenti, focalizzati, tonici e compassionevoli verso gli altri.

Oggi possiamo sfogliare un elenco di scuole di yoga che propongono percorsi interessanti, che insegnano tipi di meditazione attive o dinamiche che sono più adatte alla sensibilità occidentale e attivano la energia fisica, mentale, emozionale, con cui possiamo aprire la nostra percezione di vivere e sentire lo spirito che ci anima dentro la propria pelle.

Corsi di Meditazione


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Meditazione Anapana

Kundalini

Mindfulness